PIETRASANTA. Giro di vite della Polizia Municipale di Pietrasanta contro il fenomeno dei proprietari di veicoli fantasma intestati a prestanome.
L’attività di indagine svolta dagli uomini della Polizia Municipale, coordinati dal responsabile del servizio Giovanni Fiori, condotta in collaborazione con la Prefettura di Lucca e l’Ufficio del Demanio del Ministero dell’Interno, ha portato nei mesi scorsi alla confisca di oltre settanta veicoli che transitavano e sostavano sul territorio di Pietrasanta, quaranta dei quali sono già stati confiscati con provvedimento della Prefettura di Lucca.
I veicoli possono essere serviti per compiere qualsiasi tipo di reato o, più semplicemente, per non vedersi recapitare le sanzioni amministrative per le infrazioni. Tutti sono stati ritrovati abbandonati in strade e piazze del territorio comunale che al controllo presso le banche dati sono risultati privi di copertura assicurativa.
Tra i mezzi anche quelli risultati di proprietà di un soggetto di nazionalità rumena noto alle forze dell’ordine e nei confronti del quale pendeva un mandato di arresto europeo che lo ha visto ristretto presso il carcere di Latina dal 26 febbraio del corrente anno. Il giovane anagraficamente risiede a Milano ma, fino all’arresto, nessuno lo conosceva nel condominio.
Il ragazzo utilizzava la tecnica del cambio dei documenti di identità dichiarandoli smarriti e ai fini del rilascio del codice fiscale era solito cambiare la lettera dell’alfabeto che precede i tre numeri indicanti la nazionalità. Il 26enne rumeno probabilmente può vantare il primato in Italia di veicoli intestati a proprio nome: ben 1.651 mezzi.
L’attività d’indagine ha visto impegnato il personale della Polizia Municipale per oltre un anno e ha portato, soltanto nel 2012, al sequestro di 60 veicoli privi di copertura assicurativa. L’attività è destinata a continuare. All’esame dell’ufficio Infrazioni del Comando le verifiche su 32 veicoli intestati a soggetti non comunitari risultanti anch’essi irreperibili presso il luogo di residenza.